Articolo di giugno 2023

Come accelerare il metabolismo rallentato?

Il metabolismo, in particolare il metabolismo basale (quello che consumiamo in condizioni di riposo), può essere definito come la quantità di energia che consumiamo per far funzionare correttamente il nostro organismo: per far battere il cuore, per far espandere i polmoni, per far circolare il sangue, etc. Aumentare il metabolismo è spesso il desiderio più grande di chi è obeso o sovrappeso oppure di chi voglia semplicemente perdere un paio di chili. Infatti, questo vorrebbe dire poter bruciare calorie più velocemente, cioè bruciare in modo più rapido l’energia introdotta con l’alimentazione, e perdere peso corporeo più rapidamente. Tuttavia, la velocità con cui il nostro corpo brucia calorie dipende da moltissimi fattori.

Tra questi alcuni non dipendono da noi: la genetica, in quanto alcune persone ereditano un metabolismo più veloce rispetto ad altre; il sesso, in quanto per costituzione gli uomini tendono a bruciare più calorie rispetto alle donne, anche durante il riposo; l’invecchiamento, in quanto il metabolismo rallenta costantemente dopo i quarant’anni; le stagioni fredde, in quanto l’inverno, caratterizzato da buio e freddo, rallenta fisiologicamente il nostro metabolismo.

Altri fattori, invece, dipendono da noi: adottare diete fortemente ipocaloriche, iperproteiche o chetogenetiche, in quanto, a lungo andare, causano una riduzione del metabolismo; digiunare, lasciando passare troppo tempo tra un pasto e l’altro, in quanto anche questo causa un rallentamento del metabolismo; mangiare velocemente, in quanto questo ci impedisce di masticare i cibi in modo corretto, aumenta le difficoltà digestive e provoca un rallentamento del metabolismo, che deve sopperire a delle richieste energetiche maggiori per la digestione laboriosa; bere poca acqua, in quanto l’acqua è in grado di attivare i meccanismi fisiologici della termogenesi, ossia la produzione di calore con un aumento del dispendio energetico; mangiare troppi zuccheri semplici, in quanto un eccesso di zuccheri semplici (con alto indice glicemico) favorisce l’accumulo di grasso causando, a lungo andare, l’insulino-resistenza; essere sedentari, in quanto i muscoli bruciano molte calorie, anche stando fermi, quindi più vengono attivati e più calorie bruceranno; avere problemi ormonali, in quanto nel caso di ipotiroidismo (la tiroide funziona poco), il metabolismo basale può rallentare drasticamente. Quindi, il primo provvedimento da adottare consiste nell’intervenire sui fattori che dipendono da noi.

Oltre a ciò quali provvedimenti possiamo ancora adottare, per accelerare il metabolismo in modo naturale e perdere più rapidamente il grasso corporeo che si è accumulato in eccesso? Il primo in assoluto consiste nel seguire un regime dietetico che preveda il consumo di alimenti in grado di accelerare il metabolismo. Si avete inteso bene. I cibi in grado di accelerare il metabolismo esistono. Sono quei cibi booster che in maniera naturale attivano i meccanismi brucia grassi del nostro organismo, aiutandolo a trasformare il cibo in energia anziché in adipe. Chi pensa che siano una leggenda messa in circolazione da stregoni e imbonitori, si prepari a ricredersi perché gli alimenti che aiutano a mantenersi in forma sono tantissimi. E non sono esotici elisir rari come gli unicorni e costosi come lingotti d’oro: moltissimi ce li avete già in frigorifero o in dispensa. Scopriamo insieme quali sono: spezie, peperoncino, cereali integrali, sedano, finocchio, broccoli, mele, pere, agrumi. Naturalmente in proporzioni adeguate e nel contesto di una dieta personalizzata.

Oltre a ciò vi sono anche integratori naturali (erbe) in grado di accelerare il metabolismo. Alcuni contengono Iodio, che agevola le funzioni della tiroide. Altri contengono sinefrina, una molecola simile alla adrenalina, che induce il consumo di grassi. Altri ancora contengono metixantine, molecole parenti della caffeina, che aumentano il dispendio energetico, anche a riposo.

In conclusione, anche in presenza di un rallentato metabolismo è possibile dimagrire con una dieta e con integratori adeguati.

Studio di Cure Naturali 

Professor Luca Mario PITROLO GENTILE 

Medico Dietologo e Nutrizionista

Tel. 0294964925

Tel. 0294602864

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e-mail: lucamario.pitrologentile@virgilio.it

Il perché del lunedì:

Quali sono gli integratori migliori per dimagrire?

Premesso che senza apportare alcuna modifica al proprio stile di vita, gli integratori dimagranti possono sortire ben pochi effetti, va detto che qualsiasi prodotto si scelga di acquistare dovrà essere abbinato a una dieta dimagrante personalizzata e allo svolgimento di una regolare attività fisica. Del resto, la fantomatica pillola magica che faccia dimagrire senza soffrire non esiste, la scienza lo ha dimostrato da parecchio tempo. Tuttavia, gli integratori naturali per dimagrire, benché non indispensabili, in quasi tutti i casi possono rivelarsi molto utili. L’importante è non scegliere alla cieca. Chi acquista degli integratori per dimagrire velocemente (in farmacia o nei siti on line), spesso si affida semplicemente ai claim pubblicitari. Di prodotti e integratori per dimagrire senza dieta, senza sport e senza sforzo è pieno il mondo e molte persone sperano di trovare il segreto per perdere peso velocemente e in modo permanente. Ma questi prodotti senza una indicazione corretta si rivelano quasi sempre inefficaci.

Per guidare il consumatore nella scelta dell’integratore più adeguato occorre seguire alcuni criteri.

In primo luogo occorre stabilire se soffra di fame nervosa, se abbia un metabolismo rallentato, se sia affetto da ritenzione idrica, se presenti un eccesso di grasso viscerale, se manifesti una digestione difficoltosa e via dicendo.

In secondo luogo bisogna accertarsi l’integratore sia veramente naturale e cioè che contenga unicamente erbe. 

In ultima analisi la cosa migliore è rivolgersi a professionisti qualificati, infatti, non bisogna dimenticare che, anche se si tratta di integratori a base di sostanze naturali, questi prodotti possono avere delle controindicazioni che non bisogna ignorare. Pur non trattandosi di farmaci e medicinali la loro assunzione non è sempre consigliata. Ad esempio, è bene evitare l’uso di integratori per dimagrire quando si è in gravidanza o durante l’allattamento. Per di più, non possiamo trascurare la lista delle possibili interazioni con altri farmaci o integratori. 

Prossimamente ritorneremo su questo dibattuto argomento per aiutare il consumatore a fare scelte responsabili.

Insalatona di avena

Ingredienti (per una porzione)

100 gr di avena

1 zucchina

1 cipollotto

4o 5 pomodorini ciliegia

2 cucchiai di mais

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Sale

Pepe

Preparazione

Cuocete l’avena in abbondante acqua salata, tagliate a rondelle il cipollotto, la zucchina a dadini e i pomodorini a metà; lasciate raffreddare l’avena, aggiungete le verdure e il mais, salate e pepate.

Ricetta elaborata dallo Studio di Cure Naturali 

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Gamberoni al profumo d’estate

Ingredienti (per una porzione)

Gamberoni (7/8)

1 finocchio

Insalata verde

Ananas

Mirtilli

Lime

Arancia

Sale

Pepe

Preparazione

Cuocete in forno a 180° i gamberoni sgusciati con un filo d’olio ; nel frattempo, tagliate sottile il finocchio, l’ananas a cubetti e mettete su un piatto alcune foglie di insalata e i mirtilli; adagiatevi i gamberoni ed emulsionate con succo di lime e arancia.

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Spiedini di anguria

Ingredienti (per una porzione)

1 fetta di anguria

70 gr di feta

Menta

Limone

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Sale

Pepe

Preparazione

Tagliate a cubetti l’anguria e la feta e infilzatele negli stecchini per gli spiedini, condite con un cucchiaino di olio, sale e pepe, menta e limone.

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Articolo di maggio 2023

Fame nervosa e Dieta saziante

La fame, dal latino fames, è una sensazione fisiologica che viene avvertita a distanza di tempo variabile dal pasto e che è caratterizzata dal viscerale bisogno di cibo. Si manifesta dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella più forte di fame vera e propria, caratterizzata dal desiderio imperioso di cibo, da crampi dolorosi all’epigastrio, da malessere e debolezza generalizzati che possono culminare, in casi estremi, nello svenimento.

Il centro che regola fame e sazietà, il nostro termostato dell’appetito (chiamato anche “centro della fame”), si trova nel cervello e, più precisamente, nell’ipotalamo. In quest’area del cervello i nutrienti, quali carboidrati, proteine e grassi, regolano alcuni mediatori che controllano, accendendo o spegnendo, il senso di fame e sazietà.

Tra i mediatori che regolano la fame e la sazietà ricordiamo due ormoni e segnatamente la grelina, che stimola l’appetito, e la leptina, che, invece, regola il senso di sazietà.

Il rilascio di questi ormoni viene, a sua volta, condizionato da quello che mangiamo.

Infatti, è fondamentale che ogni pasto apporti, in proporzioni equilibrate, zuccheri, proteine e fibre. Gli zuccheri provenienti da cereali integrali quali pane, pasta riso, polenta, risultano più sazianti in quanto rendono stabile la glicemia. Le proteine derivate dalla carne, dal pesce, dalle uova, dai legumi e dai formaggi freschi o stagionati come il Grana, sono fondamentali per sopprimere l’appetito e promuovere il senso di sazietà più a lungo. I legumi la verdura e la frutta, infine, essendo ricchi di acqua e fibre, aiutano a controllare meglio il senso di fame.

Ma non dimentichiamo che la fame, oltre ad avere una origine fisiologica, può, in certi casi, avere anche un’origine psicologica.

Quando l’appetito o la fame non nascono dalla necessità d’energia, ma da meccanismi di compensazione emotivo-affettiva si definiscono “appetito o fame nervosa”. Queste sensazioni sono spinte dalla necessità di trovare emozioni e sensazioni positive che la normale vita non ci da. Quando si sazia questo tipo di appetito o fame è come ricevere una carezza “metabolica emotiva” che porta sensazioni positive, ma con tutte le conseguenze negative dell’alimentazione impulsiva, lontana dall’equilibrata alimentazione.

In questi casi, per controllare l’appetito o la fame nervosi, oltre ad una alimentazione equilibrata, che preveda l’assunzione, in proporzioni adeguate, di zuccheri, proteine, grassi e fibre, è possibile adottare una condotta, detta, con termine anglosassone, mindful eating e che, tradotta, suona come “mangiare consapevolmente”.

In pratica, occorre fare pasti regolari e non saltare mai la prima colazione, né i pasti principali della giornata. Bisogna masticare bene e lentamente, abitudine che permetterà di non esagerare col cibo, in quanto il cervello impiega circa 15-20 minuti per recepire il segnale di sazietà dallo stomaco. Ci si deve impegnare per dare valore al momento del pasto, gustando con calma ogni boccone ed evitando distrazioni come guardare la TV o il telefonino, e trasformare il pasto da “tappabuchi” per la noia, la rabbia e altre emozioni, in una esperienza di valore.

Anche dormire e fare attività fisica aiutano a ridurre la fame, aumentare la funzionalità del metabolismo e favorire l’utilizzo dei grassi per produrre energia.

Se non si dorme a sufficienza, il sonno diviene poco riposante e questo fa aumentare il livello di grelina e diminuire quello di leptina, sregolando i segnali degli ormoni della fame e della sazietà.

La grelina aumenta anche in situazioni di stress, in particolare se frequente o cronico e può contribuire a sviluppare una fame nervosa e desiderare cibi calorici ricchi di zuccheri e grassi.

L’attività fisica costante, aerobica o di rinforzo muscolare, invece, sopprime la produzione di grelina e produce endorfine che aiutano a dormire, diminuire lo stress e la fame. Attenzione però perché allenamenti intensi e protratti nel tempo possono, al contrario, aumentare la produzione di grelina. Come sempre, esiste in tutto una giusta misura.

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Riso Basmati con pomodorini e zucchine

Ingredienti (per una porzione)

Riso Basmati 80 gr

1 zucchina

Cipolla

Pomodorini 2/3

Sale

Pepe

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Preparazione

Tagliate a dadini la zucchina e in una pentola antiaderente fate dorare la cipolla con il cucchiaino di olio, unite la zucchina e poca acqua; aggiungete i pomodorini tagliati a metà e il sale; cuocete a parte il riso e mescolatelo con le verdure spolverizzandolo con pepe.

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Orata al cartoccio con lime e arancia

Ingredienti (per una porzione )

Orata

Lime 1

Arancia 1

Sale

Pepe

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Preparazione

Stendete su carta stagnola l’arancia tagliata a fettine e sopra disponetevi le fettine di lime, salate e pepate; mettete sopra il letto di agrumi l’orata salate e pepate e inserite all’interno del pesce una fettina di lime e una d’arancia; sopra il pesce appoggiate altre fettine di agrumi e irrorate con succo di lime e un cucchiaino di olio; chiudete il cartoccio e infornate a 200° per circa 20 minuti.

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Insalatona con melone

Ingredienti (per una porzione)

Mezzo melone

Ravanelli 100 gr

Insalata iceberg q.b.

Menta

Pomodorini ciliegia q.b.

Feta 80 gr

Sale

Aceto balsamico

Preparazione

Pulite il melone e tagliatelo a dadini, affettate sottilmente i ravanelli e tagliate la feta a piccoli pezzi; unite a tutti gli ingredienti l’insalata, i pomodorini tagliati a metà, salate e condite con aceto balsamico e menta tritata.

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Il perché del lunedì

Perché rinunciare ad andare al ristorante quando si è a dieta per dimagrire? 

Basta sapere cosa mangiare.

Nei menu infatti, in tutti i tipi di cucina (da quella italiana a quella asiatica, e persino in quella messicana), si può trovare quello che occorre per godersi un piatto gustoso ma al tempo stesso salutare.

Ma soprattutto si può facilmente fare un pasto completo sotto ogni punto di vista, energetico e nutrizionale, che non ti faccia tornare la fame non appena ci si alza dalla sedia!

Una grigliata di carne (senza insaccati), una grigliata di pesce o shashimi (pesce crudo all’orientale), non prevedendo per la loro preparazione l’aggiunta di alcun condimento, possono rappresentare piatti gustosi, nutrienti e non particolarmente calorici, adatti anche per chi si sia messo a dieta dimagrante.

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