La domanda che in questi giorni mi hanno rivolto più frequentemente i pazienti è stata: “Dottore è vero che dopo un’abbuffata tutto è perduto?” Cosa pensate che abbia risposto? Durante le festività natalizie, in compagnia di familiari, parenti e amici, esagerare un po’ a tavola è stato inevitabile. Ma può bastare questo solo a vanificare tutti i sacrifici compiuti nei mesi precedenti per dimagrire? Assolutamente no! Certamente quando il nostro organismo viene sottoposto ad un maggior carico di lavoro, si ribella e ci presenta il conto. Assai spesso, dopo un pasto abbondante, si avverte un’eccessiva sensazione di sazietà, di gonfiore e di pesantezza. Inoltre, un’abbuffata può provocare anche una sensazione generale di malessere, a volte accompagnata da nausea e stanchezza. Ma in realtà più che dai disturbi fisici, dopo un’abbuffata, si viene tormentati dai disturbi psicologici. Infatti, la consapevolezza di aver ceduto alle tentazioni del cibo può scatenare sensi di colpa, soprattutto se si sta cercando di controllare il proprio peso corporeo. Tuttavia, anche se potrà sembrare strano, sentirsi in colpa in queste circostanze è assolutamente inutile, in quanto non basta una sola abbuffata a fare aumentare di peso o a far comparire il diabete e l’ipercolesterolemia. È importante ricordare che, se anche ci si concede uno o due giorni di lauti pasti, non significa per questo aver vanificato tutti i sacrifici affrontati con la dieta, al contrario. Basta rimettersi in carreggiata e mangiar sano, iniziando a seguire la dieta disintossicante, per fare in modo che l’abbuffata resti solo un episodio sporadico.