Il perché del lunedì:

E’ vero che il sovrappeso può favorire la ritenzione idrica?

I meccanismi con cui l’obesità favorisce la ritenzione idrica sono molteplici.

In primo luogo ostacola il ritorno di sangue venoso dagli arti inferiori, favorendo la comparsa di varici e linfedemi. L’esperienza quotidiana mostra come gli ambulatori flebologici siano spesso frequentati da persone obese o in evidente sovrappeso che lamentano una serie di sintomi agli arti inferiori invariabilmente attribuiti, a torto o a ragione, alla circolazione venosa.

A questo si aggiunga che l’obesità causa alterazioni renali che a lungo andare possono compromettere la diuresi e favorire l’aumento dei liquidi corporei. L’obesità genera lesioni renali sia direttamente, attraverso la sintesi di citochine nel tessuto adiposo, con potenziale tossicità per il tessuto renale, sia indirettamente, attraverso il diabete e l’ipertensione, condizioni che rientrano tra i più importanti fattori di rischio per la malattia renale cronica.

Infine, le alterazioni ormonali connesse all’obesità possono anch’esse favorire il ristagno di liquidi, particolarmente in alcuni distretti corporei. Infatti, se da un lato i livelli di testosterone libero rientrano comunque nella norma, dall’altro gli obesi presentano livelli di estrogeni leggermente superiori. Nel tessuto adiposo si concentra infatti un enzima chiamato aromatasi in grado di trasformare il testosterone in estradiolo (estrogeno) e gli ormoni estrogeni favoriscono l’accumulo di tessuto adiposo e la comparsa di ritenzione idrica.

Per comprendere se un soggetto in sovrappeso presenti ritenzione idrica occorre una analisi della composizione corporea con uno strumento come quello rappresentato sotto.

Il primo provvedimento da adottare, quindi, è mutare condotta alimentare, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Occorre privilegiare il consumo di vegetali, quali frutta e verdura, per introdurre sostanze e liquidi che favoriscono la diuresi. Tra gli ortaggi più diuretici, ricordiamo il sedano, il carciofo, il finocchio, il cavolo, i cetrioli e gli asparagi. Tra la frutta, invece, ricordiamo le ciliegie, il melone, l’anguria e l’ananas. Occorre poi evitare il consumo di alimenti ricchi di sale, come salumi e formaggi stagionati, in quanto il sale favorisce, con meccanismo osmotico, la ritenzione idrica. Occorre bere tisane, elisir o integratori naturali in capsule, a base di erbe, che favoriscono la diuresi.

Infine, bisogna mutare stile di vita, aumentando l’attività fisica in quanto la sedentarietà pregiudicando la circolazione provoca l’aumento dei fluidi corporei. Gli sport più consigliati sono il nuoto, il ciclismo e la marcia, discipline aerobiche che attivano la muscolatura dei polpacci e, con essa, la pompa muscolare da cui dipende la propulsione del sangue venoso dalla periferia verso il cuore.

Prossimamente: “Ma il gonfiore addominale dipende dall’aria o dal grasso?”

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