Articolo di febbraio 2023

Carni, pesci, uova e Dieta Iperproteica

Carni, pesci, uova e Dieta Iperproteica

Le proteine sono molecole formate dall’unione di aminoacidi. Questi vengono classificati in “essenziali” e “non essenziali”. I primi non possono essere sintetizzati dal nostro organismo che deve introdurli con gli alimenti, mentre i secondi possono essere sintetizzati a partire da altri precursori. Le proteine svolgono funzioni plastiche (costruzione dei tessuti dell’organismo), catalitiche (costituzione degli enzimi), contrattili (formazione di actina e miosina dei muscoli), geniche (istoni degli acidi nucleici DNA e RNA), ormonali (produzione di insulina), difensive (sintesi anticorpi), trasportatrici (albumina plasmatica). Vengono distinte in proteine di origine animale (latte e derivati, uova, carne, pesce) e proteine di origine vegetale (cereali, legumi, frumento, mais, riso). Gli alimenti proteici per eccellenza appartengono tutti al primo gruppo alimentare. A questo gruppo appartengono tutti i tipi di carne (rosse e bianche, comprese le frattaglie e la selvaggina), tutti i prodotti lavorati (salumi, insaccati, carni inscatolate), tutti i tipi di pesce (di mare e di lago, compresi i crostacei e i molluschi) e infine le uova. Questi alimenti contengono proteine di elevato valore biologico, complete di tutti gli aminoacidi, alcune vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B12), grassi, ferro e sali minerali. I rossi d’uovo contengono grassi prevalentemente saturi ed una elevata concentrazione di colesterolo che non sono contenuti, invece, nel bianco d’uovo. I grassi presenti nel pesce sono rappresentati soprattutto dagli acidi grassi polinsaturi, mentre quelli contenuti nelle carni appartengono alla categoria degli acidi grassi saturi. Il colesterolo contenuto nelle carni varia a seconda del tipo di animale di provenienza ed a seconda del taglio, tuttavia è bene tener presente che le carni bianche (pollame) sono meno “grasse” delle carni rosse (bovini).

In passato, a scopo dimagrante, si fatto un ricorso in modo indiscriminato e pericoloso alle cosiddette diete iperproteiche. La dieta iperproteica è un particolare regime alimentare caratterizzato da un ridotto consumo di carboidrati abbinato ad un elevato apporto di proteine e grassi. La dieta iperproteica è controindicata in generale in tutti soggetti e in particolare in presenza di problemi epatici e renali. Tuttavia, in casi selezionati e sotto stretto controllo medico, può essere utilizzata, a scopo dimagrante, per breve tempo. Si tratta di una dieta che si fonda sul ben noto fenomeno biochimico detto azione dinamico-specifica degli alimenti. In altri termini, quando digeriamo un alimento non diversamente da quanto facciamo per altre attività (camminare, pensare, lavorare) spendiamo calorie. Per digerire i carboidrati, le cui unità fondamentali (glucosio) sono unite da legami deboli (glucidici), spendiamo poche calorie, mentre per digerire le proteine, le cui unità fondamentali (aminoacidi) sono unite da legami forti (covalenti), spendiamo molte calorie. Per spiegare meglio questo concetto farò ricorso all’esempio classico della pastasciutta e della bistecca. Se entrambi questi due alimenti danno 350 calorie per ogni etto ma per digerire la pasta spendo solo 50 calorie mentre per digerire la bistecca ne spendo 300, chiaramente dimagrirò più facilmente mangiando la bistecca. Il rovescio della medaglia, però, è rappresentato da un altro fenomeno biochimico e, precisamente, dalla gluconeogenesi. In altre parole, se al nostro organismo forniamo solo proteine senza carboidrati, dopo qualche tempo il nostro organismo se ne accorgerà e comincerà a produrre i carboidrati di cui necessita a scapito delle proteine. In questi casi tutto tornerà come prima e l’accelerazione metabolica dovuta al consumo forzato di proteine si fermerà. Inoltre, un carico eccessivo di proteine e, quindi, di aminoacidi ramificati sottoporrà i nostri reni ad un pericoloso sovraccarico di lavoro.

In conclusione, evitate il fai da te e rivolgetevi sempre a professionisti qualificati del settore per trarre dalla dieta il massimo profitto senza rischi per la salute.

Non dimenticate poi che l’attività fisica è fondamentale. L’aumento della massa muscolare porta a una accelerazione del metabolismo. Inoltre, se svolta ad alta intensità, mantiene attivo il metabolismo anche nelle ore successive alla pratica sportiva.

Studio di cure naturali

Professor Luca Mario PITROLO GENTILE 

Medico Dietologo e Nutrizionista

Tel. 0294964925

Tel. 0294602864

Whatsapp e Mobile 3331682902 

e-mail: lucamario.pitrologentile@virgilio.it

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