Metabolismo

Croce per tutti e delizia per pochi

Non immaginate quante volte, nella mia la pratica professionale, di fronte alla difficoltà di perdere peso corporeo, mi sia trovato a dover rispondere alla domanda, formulata con la convinzione che la risposta non possa essere che affermativa: “Caro Dottore, lei non crede che il mio metabolismo sia fermo? In molti casi, in effetti, anche se non per tutti i soggetti presi in esame, il metabolismo basale può risultare al di sotto di quanto stimato teoricamente dagli strumenti utilizzati per lo studio della composizione corporea. Le cause più frequenti di questo fenomeno possono essere l’eccesso di massa grassa, in quanto il grasso è un tessuto metabolicamente poco attivo, la carenza di massa muscolare, in quanto il muscolo, all’opposto, è metabolicamente molto attivo, la statura bassa, in quanto la superficie corporea, da cui dipende il metabolismo, in queste condizioni è ridotta, l’età avanzata, in quanto si bruciano meno calorie e, infine, l’appartenenza al sesso femminile, in quanto le donne a parità di condizioni, bruciano meno calorie rispetto agli uomini. Tuttavia, in molti altri casi, le cause del rallentato metabolismo sono da ricercare negli errori che, inconsapevolmente, commettono molti pazienti: analizziamole dettagliatamente. Prima tra tutte, la convinzione che adottare diete fortemente ipocaloriche possa aiutare a perdere peso più velocemente. Niente di più sbagliato! Infatti, in tali condizioni l’organismo si difenderà, diminuendo il dispendio energetico ed aumentando la capacità di assorbire nutrienti. Abituandosi a consumare meno l’organismo non perdonerà a nessuno lo “sgarro alimentare”. Che soluzione adottare in questi casi? Innanzitutto utilizzare diete normo-caloriche, bilanciate e senza esclusioni di sorta. Secondariamente far uso di quelle erbe che, non venendo assorbite dal nostro organismo, intrappolano grassi e zuccheri, impedendone l’assorbimento ad opera del tubo digerente. Altro errore, commesso da alcuni soggetti, che contribuisce a rallentare il metabolismo, consiste nel digiunare. Lasciando trascorrere troppo tempo tra un pasto e l’altro, come già visto per il punto precedente, il nostro corpo tende a diminuire il suo metabolismo per fronteggiare la temporanea carenza di nutrienti. In tal caso la soluzione da adottare è semplice: basta fare due spuntini al giorno: per spezzare la fame si possono consumare verdure crude (carote, sedani, finocchi, cetrioli, etc.), che aiutano a rispettare il bilancio energetico per lo scarso apporto calorico e tengono a bada il senso di fame con la loro fibra saziante. Terzo errore, ma non meno importante, consiste nel bere poca acqua. L’acqua, infatti, è in grado di attivare i meccanismi fisiologici della termogenesi, ossia la produzione di calore con un aumento del dispendio energetico. L’effetto dell’acqua sul nostro metabolismo è però di breve durata: ecco perché l’indicazione dietetica è di bere almeno 2 L al giorno di acqua distribuita equamente durante la giornata. Oltre a bere tanto, è consigliabile consumare molta frutta e verdura, in modo che gli antiossidanti contenuti in questi cibi favoriscano l’eliminazione di tossine che si accumulano nel nostro organismo per cause di diversa natura (inquinamento, fumo attivo e passivo, conservanti, sofisticazioni alimentari, etc.).Ultimo errore consiste nell’ignorare o trascurare i propri problemi ormonali. Nel caso di ipotiroidismo (la tiroide funziona poco), il metabolismo basale può rallentare drasticamente. Tuttavia, alimenti ricchi di iodio, come pesce e crostacei, aiutano la funzionalità tiroidea e, di conseguenza, possono agire in modo positivo anche sul metabolismo. Ricordate che lo iodio non si respira, ma si introduce attraverso il pesce. Altri alimenti come il peperoncino, alcune spezie piccanti come lo zenzero, il the verde, il caffè e il cioccolato contengono sostante naturali che possono, seppur solo temporaneamente, aumentare leggermente il metabolismo. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non abusare soprattutto di caffè e cioccolato perché possono causare effetti indesiderati (agitazione, nervosismo, insonnia nel caso del caffè e aumento di peso nel caso del cioccolato). Infine, è possibile intervenire con erbe che, senza interferire con gli ormoni, stimolino il metabolismo, attraverso l’attivazione della termogenesi. Tra queste ricordiamo quelle ricche di sostanze come le metilxantine, lontane parenti della caffeina.

Professor Luca Mario PITROLO GENTILE 

Medico Dietologo e Nutrizionista

Tel. 0294964925

Tel. 0294602864

Whatsapp e Mobile 3331682902 

e-mail: lucamario.pitrologentile@virgilio.it

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